Come richiedere la delocalizzazione temporanea di una attività produttiva

Chi può attivare questa procedura?

Se sei un commerciante, un artigiano, hai un’azienda di servizi, una partita IVA e la tua struttura produttiva è stata danneggiata o distrutta dal sisma, qui trovi tutte le informazioni per ottenere l’autorizzazione per la delocalizzazione della tua attività.

Cosa fare?

Dare una procura speciale ad un professionista – iscritto all’Elenco Speciale o che possa autocertificare di aver presentato domanda di iscrizione – che invii una richiesta via pec all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Lazio, indirizzo pec.ricostruzionelazio@legalmail.it, con le specifiche e la documentazione di seguito elencate:

  1. la descrizione delle attività svolte dall’impresa con P.Iva/Codice Fiscale e REA
  2. gli estremi dell’ordinanza di inagibilità che ha interessato la struttura e copia della scheda Aedes sulla quale si basa o, in assenza di questa documentazione, una dichiarazione che l’edificio si trova in una “zona rossa” ed è privo di scheda Aedes
  3. una perizia asseverata con:
    1. la descrizione delle caratteristiche tecniche e dimensionali dell’edificio distrutto o danneggiato con l’indicazione del rapporto di causa ed effetto tra eventi sismici e danni subiti
    2. l’illustrazione dei danni subiti dall’edificio, dai macchinari, dalle attrezzature e dalle scorte con la descrizione del programma di ripristino e riacquisto
    3. la descrizione degli interventi necessari per adeguare l’edificio all’attività produttiva
  4. per le delocalizzazione in altro edificio (locazioni):
    1. planimetria, visura catastale (se esistente) o relazione descrittiva dell’edificio nel quale si intende delocalizzare l’attività con indicati: ubicazione, dimensioni, dotazione impiantistica e caratteristiche tecniche, documentazione fotografica e certificazioni o autorizzazioni necessarie
    2. dichiarazione di agibilità, non abusività ed equivalenza (dimensionale) dell’edificio da locare
  5. (in alternativa al punto 4) qualora si intenda delocalizzare in una struttura temporanea nel lotto di pertinenza o nelle aree adiacenti all’insediamento danneggiato di cui il richiedente dimostri di avere disponibilità, va prodotta la documentazione che provi il titolo giuridico vantato
  6. dichiarazione di compatibilità urbanistica dell’intervento di delocalizzazione o richiesta di deroga dagli strumenti urbanistici
  7. (per le delocalizzazioni in altro edificio) relazione descrittiva che attesti la coerenza del canone di locazione dell’edificio rispetto ai valori di mercato e costo degli interventi eventualmente necessari per gli impianti
  8. libro dei beni ammortizzabili o documentazione contabile che comprovi l’esistenza dei beni distrutti e costo di acquisto o noleggio di macchinari e delle attrezzature necessarie a sostituirli
  9. verbale di gara al massimo ribasso con cui sono stati selezionati i fornitori presso i quali si intende procedere per il riacquisto delle attrezzature e macchinari (punto 8) e relativo DURC dell’aggiudicatario
  10. preventivo dei costi per il trasloco
  11. inventario o documentazione relativa alla quantità e tipologia delle scorte alla data del sisma e costo di ripristino
  12. parcella con l’importo delle spese tecniche sostenute
  13. autocertificazione ed impegno ad iscriversi all’Elenco speciale e a non avere rapporti con l’impresa appaltatrice da parte del progettista e del direttore dei lavori
  14. verbale di gara al massimo ribasso con cui è stata selezionata l’impresa che procederà alle attività di ripristino o di realizzazione di una struttura temporanea, relativo DURC e sua autocertificazione della domanda di iscrizione all’Anagrafe dell’imprese antimafia
  15. eventuale polizza assicurativa preesistente agli eventi sismici e dichiarazione di eventuale indennizzo assicurativo già percepito o richiesto ma non ancora liquidato
  16. estremi di conto corrente bancario per il rimborso delle spese
  17. indicazione del regime IVA applicabile per eventuale indetraibilità dell’imposta sulle fatture da rimborsare

Erogazione del rimborso

L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Lazio disporrà verifiche sulla documentazione presentata e, nella fase istruttoria per l’erogazione del rimborso, potrà richiedere, oltre alle fatture non quietanzate relative agli importi ammessi a rimborso, documentazione aggiuntiva quale:

  1. copia contratto di locazione
  2. documentazione di fine lavori
  3. dichiarazione del direttore dei lavori relativa alla regolare esecuzione
  4. eventuali DURC aggiornati

Entro 15 giorni dalla data dell’accredito, l’operatore interessato dovrà produrre le fatture quietanzate.

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