Ricostruzione, dal Governo un fondo da 1 miliardo all’anno per 3 anni

Si è tenuta oggi a Palazzo Chigi una riunione sul terremoto. Hanno partecipato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i presidenti Nicola Zingaretti, Regione Lazio, Luca Ceriscioli, Regione Marche, Catiuscia Marini, Regione Umbria, e  Luciano D’Alfonso, Regione Abruzzo.

Nel corso della riunione il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha annunciato un fondo da oltre 1 miliardo di euro all’anno per i prossimi 3 anni per la ricostruzione delle aree colpite da terremoto.

“Abbiamo fatto anche un po’ un punto della situazione del lavoro. Una situazione che va curata e seguito continuamente, si potrebbe dire che stiamo mettendo la macchina della ricostruzione in campo e gradualmente uscendo dalla fase più acuta dell’emergenza – ha commentato Gentiloni al termine della riunione. Lo faremo anche dal punto di vista di una graduale maggiore responsabilizzazione delle realtà del territorio senza che il governo si sottragga dalle sue responsabilità”- ha aggiunto Gentiloni.

“L’annuncio dato oggi di una prospettiva di copertura finanziaria su misure di ricostruzione, e penso alle zone franche, è un altro grande passo avanti che dà a tutto l’impianto certezza, solidità e velocità. Per il Lazio arrivano molte certezze, una copertura finanziaria così importante per tre anni dà certezza al meccanismo della ricostruzione che ormai è avviato e ci permette, dopo la fase dell’emergenza, di entrare nel vivo della fase della ricostruzione permanente- così il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: ad Amatrice e Accumoli sono aperti in questo momento oltre 35 cantieri per le soluzioni provvisorie e gli spazi commerciali. Inaugureremo tra qualche giorno il Pass sanitario per garantire una buona offerta, ma l’annuncio dato oggi di una prospettiva di copertura finanziaria su misure di ricostruzione è un altro grande passo avanti”- ha detto ancora   Zingaretti.