Contributo per riparazione, ripristino e ricostruzione di immobili ad uso produttivo danneggiati o distrutti

Come richiedere il contributo per riparazione, ripristino e ricostruzione di immobili ad uso produttivo danneggiati o distrutti

Chi può richiedere i contributi?

Hai un’impresa, sei un professionista, un lavoratore autonomo o in associazione? Puoi richiedere un contributo per il ripristino con miglioramento sismico di edifici gravemente danneggiati e per la ricostruzione di edifici distrutti.

I contributi possono essere fino al 100% del costo.

Le imprese per le quali si richiedono i contributi devono rispondere ai seguenti requisiti alla data dell’evento sismico:

  • essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese presso la Camera di Commercio
  • essere attive e non sottoposte a procedure di fallimento o liquidazione coatta
  • in regola con gli obblighi contributivi
  • in regola con le normative in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali
  • non inadempienti agli obblighi di rimborsare o depositare in un conto bloccato eventuali aiuti dichiarati dalla Commissione Europea illegali o incompatibili

Anche privati, proprietari dell’immobile che ne dimostrino la destinazione ad attività produttiva, possono richiedere il contirbuto.

Cosa fare?

  • dare una procura speciale ad un professionista – in possesso dei requisiti e che si impegna a iscriversi all’Elenco Speciale o che possa autocertificare di aver presentato domanda di iscrizione – utilizzando il modello di contratto
  • il professionista incaricato dovrà inviare una richiesta utilizzando la piattaforma online MUDE
  • la domanda dovrà contenere:
  1. gli estremi e la categoria catastale dell’edificio
  2. la superficie complessiva utile destinata all’attività produttiva
  3. la destinazione d’uso
  4. la dichiarazione che l’unità produttiva interessata non è localizzata all’interno di un edificio a prevalente destinazione abitativa
  5. il numero e la data dell’ordinanza comunale di inagibilità conseguente alla scheda AeDES – da allegare – con esito di agibilità E o alla scheda FAST che ha dichiarato inutilizzabile l’edificio
  6. il nominativo dei proprietari e delle imprese operanti
  7. i nominativi degli eventuali locatari o comodatari con gli estremi del contratto di locazione o comodato
  8. i tecnici incaricati della progettazione, della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza
  9. la dichiarazione del livello di miglioramento sismico dell’immobile, che deve raggiungere un livello di sicurezza compreso tra il 60% e l’80%
  10. l’impresa incaricata di eseguire i lavori selezionata tra almeno tre ditte, allegando: verbale di gara al massimo ribasso, DURC dell’impresa aggiudicataria; autocertificazione con la quale l’impresa incaricata di eseguire i lavori attesti di essere iscritta all’Anagrafe antimafia delle imprese
  11. l’istituto di credito scelto per l’erogazione del contributo
  12. la perizia asseverata che attesti il nesso di causalità tra i danni rilevati e gli eventi sismici
  13. il progetto degli interventi che si intendono eseguire, con:
    • descrizione puntuale dei danni rilevati e degli interventi necessari per rimuovere lo stato di inagibilità certificato dall’ordinanza comunale
    • rappresentazione degli interventi edilizi da eseguire mediante elaborati grafici e documentazione necessaria a conseguire il titolo edilizio abilitativo a norma della vigente legislazione
    • indicazione degli interventi strutturali da eseguire mediante gli elaborati grafici, relazioni e documentazione richiesta dalle norme tecniche e necessaria ai fini del deposito o dell’eventuale autorizzazione sismica ai sensi della vigente legislazione
    • indicazione di eventuali opere di efficientamento energetico dell’intero edificio intese a conseguire obiettivi di riduzione delle dispersioni ovvero, mediante impiego di fonti energetiche rinnovabili, di riduzione dei consumi da fonti tradizionali in conformità alla vigente legislazione
    • computo metrico estimativo dei lavori di miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione nonché di realizzazione delle finiture connesse, degli impianti e delle eventuali opere di efficientamento energetico, redatto sulla base dei prezzi del contratto di appalto
    • documentazione fotografica dei danni subiti dall’edificio
  14. dichiarazione autocertificativa con la quale il richiedente attesta che l’immobile interessato dall’intervento non è totalmente abusivo e che lo stesso non risulta interessato da ordini di demolizione, anche se sospesi con provvedimento giudiziale
  15. eventuale polizza assicurativa stipulata prima della data del sisma per il risarcimento dei danni conseguenti all’evento sismico, dalla quale risulti l’importo assicurativo riconosciuto

 

Questa domanda può essere congiunta o separata a quella sul contributo per beni strumentali e scorte.

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